Come creare etichette che rispettino le normative per il miele?
Linee guida alla normativa per l'etichettatura del miele
Se hai bisogno di aiuto per creare etichette per il miele in linea con i regolamenti, sei nel posto giusto!
L'etichettatura del miele è un passaggio molto importante, sia per il messaggio che si vuole trasmettere ai propri clienti, sia del punto di vista del rispetto delle norme previste per legge.
In questo articolo trovi alcune informazioni sull'etichettatura dei barattoli di miele e come personalizzare le tue etichette adesive con Avery.
Normativa per l’Etichettatura Miele
La normativa di riferimento per l’etichettatura del miele è il Regolamento UE 1169/2011, con alcune successive modifiche.
Il miele posto in vendita al dettaglio deve essere sempre confezionato in contenitori chiusi. Il contenuto della confezione non deve poter subire alcuna modifica se non alterando la confezione.
A questo scopo, viene di solito utilizzato un sigillo di garanzia che si rompe all’apertura. Questa norma tutela sia il produttore sia il consumatore da eventuali manipolazioni o alterazioni del prodotto.
Il Regolamento detta anche le regole per migliorare la leggibilità delle informazioni riportate in etichetta.
L’altezza minima delle lettere, con riferimento alla x minuscola, deve essere di 1,2 mm. Il limite è di 0,9 mm per le confezioni la cui superficie sul lato più ampio è inferiore a 80 cm quadrati.
Informazioni obbligatorie sulle etichette del miele
Ci sono informazioni obbligatorie che devono assolutamente comparire sulle etichette dei vasetti di miele
1. DENOMINAZIONE VENDITA: riguarda la tipologia di miele che vendi (miele millefiori, miele di melata, miele di favo, ecc.). È possibile completare la denominazione di vendita con l'origine floreale o vegetale del miele (miele di acacia, miele di castagno, miele di lavanda, ecc.). Questa informazione non è obbligatoria, ma è apprezzata dai consumatori.
2. INDICAZIONE DI ORIGINE: introdotta dalla dicitura “Origine Italia” o “Raccolto in Italia”. Al di là dell'obbligo legale, questa menzione può essere una vera risorsa sulla confezione per promuovere il tuo miele. Se l’origine è locale, si adatta alle attuali tendenze di consumo e quindi rende il tuo prodotto molto più attraente.
3. QUANTITÀ NETTA: in altre parole è il peso del miele nel vasetto, espresso in grammi (per vasetti di peso inferiore al chilo) oppure in chili.
4. NOME O RAGIONE SOCIALE DEL PRODUTTORE: sull'etichetta del miele devono comparire il nome e l'indirizzo dell'azienda.
5. TERMINE MINIMO DI CONSUMAZIONE (TMC): Il termine minimo fa riferimento alla data entro la quale il prodotto conserva le sue proprietà quando vengono rispettate adeguate condizioni di conservazione. E’ importante specificare, che il TMC non corrisponde alla scadenza del prodotto, che nel caso nel miele non esiste nemmeno.
In genere, il termine minimo è di 18 mesi, e viene riportato indicando sull’etichetta mese ed anno. Al momento, si fa affidamento a questa doppia terminologia:
“da consumarsi preferibilmente entro il …” quando si riporta il giorno, il mese e l’anno del TMC.
“da consumarsi preferibilmente entro fine …” quando si riporta il mese e l’anno, o solo l’anno del TMC.
6. LOTTO DEL PRODOTTO (indicato attraverso la lettera “L”, seguita da un codice alfanumerico): è definito (Direttiva 2011/91/UE e D.Lgs. 231/2017) come l’insieme di unità di vendita di una determinata derrata alimentare, prodotte, fabbricate o confezionate in circostanze sostanzialmente identiche.
Esso viene determinato dal produttore e può essere composto da numeri e/o lettere; va sempre preceduto da una lettera L (maiuscola e senza punto); l’indicazione del lotto non è richiesta quando il TMC figura nella forma gg/mm/aaaa.
7. AVVERTENZE AMBIENTALI: con la nuova normativa a regime, è obbligatorio fornire al consumatore finale anche le indicazioni relative alle modalità di smaltimento degli imballaggi.
Nel caso specifico dei vasi di miele che vanno considerati come imballaggi primari, le indicazioni da riportare in etichetta, siano esse facoltative o obbligatorie, sono per noi le seguenti:
per il vaso in vetro trasparente: tipologia di imballaggio: vaso; codice del materiale: GL70 (volendo si può aggiungere anche tipologia del materiale: vetro incolore); indicazioni per la raccolta differenziata: raccolta vetro; colore di sfondo o delle scritte e/o dei pittogrammi: verde. Nel caso in cui il vetro dovesse essere di colore differente, verificare le indicazioni fornite dal rivenditore che devono accompagnare la fattura/bolla; per esempio, andranno utilizzati i codici GL71 per il vetro verde e GL72 per il vetro marrone
Menzioni facoltative
1. CENNI SULLE ORIGINI FLOREALI
Miele uniflorale: questo tipo di miele proviene principalmente da un'unica varietà di fiori, che rappresenta almeno l'80% della sua composizione. Ne sono esempi nomi come “miele di grano saraceno”, “miele di rosmarino” o “miele di acacia”. Si consiglia di effettuare un'analisi per confermare la natura monoflorale del miele.
Miele millefiori: per i mieli composti da più fiori, è possibile menzionare fino a due origini floreali, a condizione che queste piante condividano la stessa stagione di fioritura e provengano dalla stessa regione.
2. AVVISI DI PROVENIENZA TERRITORIALE O REGIONALE
Rientrano in questa categoria i mieli la cui provenienza è specificata da una zona geografica, da una Denominazione di Origine Protetta (DOP) o da un'Indicazione Geografica Protetta (IGP). Gli apicoltori devono attenersi a specifiche rigorose per utilizzare tali termini (ad esempio, “miele della Valtellina”, “miele di alta montagna”).
Per qualsiasi domanda o conferma relativa all'uso di determinate menzioni, si consiglia di consultare la Direzione Consumatori e mercato.
Come creare l'etichetta del miele
1. Scegli le etichette del tuo miele
Scegli etichette per i tuoi barattoli di miele di alta qualità.
Noi di Avery ti offriamo etichette completamente personalizzabili, puoi scegliere tra:
Per l'utilizzo in grandi quantità, le etichette personalizzate per miele in rotoli sono più economiche e pratiche. Puoi anche usarli con un'etichettatrice automatica.
Per le tue etichette per il miele puoi ovviamente scegliere la forma, la dimensione, il materiale e la finitura.
Scegli le etichette del tuo miele in base alle dimensioni dei tuoi vasetti.
Puoi consultare la nostra guida alle dimensioni delle etichette per barattoli di miele, nonché la nostra guida ai materiali.
2. Crea il design della tua etichetta per il miele
L'etichetta del miele aiuta a innescare l'atto di acquisto!
Al di là delle informazioni normative, pensa alla tua comunicazione e a mettere in risalto i benefici del tuo miele!
Opta per un look autentico che possa riportare alla mente bei ricordi d'infanzia, o al contrario per un look moderno che lo renderà il prodotto di tendenza sul tavolo della colazione.
Un piccolo extra: il sigillo di chiusura personalizzato, abbinato all'etichetta del tuo prodotto, per garantire che il tuo barattolo di miele non sia stato aperto.
Puoi creare tu stesso il design della tua etichetta per il miele con programmi come Canva o Adobe Illustrator, ma puoi anche farlo direttamente nel nostro strumento di personalizzazione Avery Crea e Stampa Online.
3. Ordina le tue etichette per il miele
Affida la stampa delle tue etichette alimentari personalizzate al nostro servizio professionale.
Utilizziamo macchine da stampa digitali professionali e utilizziamo uno strato di sfondo bianco senza costi aggiuntivi su materiali trasparenti e colorati, per etichette di miele che si abbinano alla qualità dei tuoi prodotti.
Riceverai quindi entro pochi giorni le tue etichette di miele, pronte per essere attaccate sui tuoi vasetti di miele.
Se preferisci stampare tu stesso le etichette dei barattoli di miele, puoi ordinare etichette A4 vuote e utilizzare il nostro programma gratuito Avery Crea e Stampa Online per personalizzarle.
Consigli per promuovere il tuo miele e i prodotti del tuo alveare
Etichette alimentari
Se puoi, fai certificare il tuo miele con un'etichetta alimentare che aggiungerà valore al tuo miele agli occhi dei consumatori.
Si possono aggiungere anche altre diciture che indicano specifici criteri di qualità sono IGP, DOP, Apicoltura biologica.
Mieli Biologici
L’etichetta dei mieli prodotti in regime biologico va sottoposta alla revisione e controllo dell’organismo certificatore. Solo dopo tale controllo e autorizzazione si potrà utilizzare la fogliolina che contraddistingue i prodotti BIO (logo che deve avere precise dimensioni). Su tali etichette dovrà anche essere apposto il nominativo dell’organismo certificatore e con il relativo codice autorizzativo concesso dal Ministero e in aggiunta dovrà essere inserito il codice dell’operatore controllato.
Domande frequenti sull'etichettatura del miele
L'etichetta di un barattolo di miele deve riportare:
- La denominazione di vendita;
- La quantità netta;
- Il termine minimo di conservazione;
- Norme, ragione sociale e sede dell'operatore di cui all'articolo 8 paragrafo 1 (Regolamento UE n. ...
- Il Paese d'origine (La Legge 11 marzo 2006 n. ...
- Il lotto.
L'etichetta nutrizionale è facoltativa nel caso si tratti di prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti (es. miele, polline, pappa reale).
Qualora la si debba inserire perché richiesta dalla GDO (grossa distribuzione) o nel caso si decida di esportare all’estero), le indicazioni devono essere riportate secondo uno specifico schema (Reg. 1168/11, art. 30) nel quale vi è obbligatoriamente il valore energetico, la quantità di grassi totali e acidi grassi saturi, i carboidrati, gli zuccheri, le proteine e il sale (vedi figura).
Come riferimento si può prendere la tabella nutrizionale elaborata dall’INRAN che è valida per tutte le tipologie di miele (dati generalmente stabiliti ed accettati: art 31 comma 4C) essendo quest’ultimo un prodotto composto essenzialmente di zuccheri e solo in minima parte da altri componenti che non vanno necessariamente indicati nell’etichetta nutrizionale.
Ecco alcune diciture che vanno assolutamente evitate:
- miele naturale: inserendo tale dicitura si induce il consumatore a pensare che gli altri mieli potrebbero non essere naturali. Tuttavia, essendo il miele “naturale” per definizione, tale dicitura non è ammessa; resta inteso che il riferimento al concetto di “naturale” va evitato in tutte le sue declinazioni stilistiche e grammaticali.
- miele senza aggiunta di conservanti, ecc.: inserendo tale dicitura si induce il consumatore a pensare che gli altri mieli potrebbero contenere conservanti o altre sostanze aggiunte. Tuttavia, essendo vietata l’aggiunta di qualsiasi sostanza o componente al miele, tale dicitura non è ammessa.
- miele indicato per la cura di una particolare patologia: non possono essere inserite indicazioni che fanno riferimento ad aspetti salutistici o terapeutici (es. “indicato per la cura dell’asma”) perché in tal caso si rischia di entrare nel complicato modo dei claims con conseguenze inimmaginabili (Reg UE 1169/2011).
Pur non essendo obbligatorio è richiesto, dalla GDO ed è un accorgimento che garantisce il consumatore in merito all’integrità della confezione.
Molto spesso si inseriscono sul sigillo le informazioni soggette a frequenti cambiamenti, come lotto e il TMC, così da liberare l’etichetta di quella parte di testo variabili e consentire, in tal modo, la stampa di un numero elevato di etichette con evidenti abbattimenti dei costi.
Tale accorgimento può essere una buona strategia per chi non stampa frequentemente etichette ma occorre fare attenzione affinché le informazioni del lotto e del TMC non si perdano o non ne venga compromessa la lettura prima che il miele venga acquistato dal consumatore finale. Dopo l’acquisto, ovvero dopo il ritiro dallo scaffale, l’eventuale alterazione o compromissione dell’etichetta non è più imputabile alla responsabilità dell’apicoltore o del venditore.