Le nostre etichette. La tua storia
Sei diventato apicoltore da poco per gestire le arnie di famiglia. Hai installato degli alveari nella tua attività. Oppure hai lasciato tutto per produrre miele secondo i tuoi valori.
Tutte le storie sono belle, bisogna anche saperle raccontare!
In Avery creiamo etichette che aderiscono ai tuoi progetti.
E' semplice, abbiamo tantissime forme, dimensioni e materiali, e tante soluzioni per creare e stampare le tue idee. Il nostro obiettivo è di sviluppare materiali che si adattino ai tuoi valori, suscitino emozioni e aggiungano il tuo tocco personale in ogni momento!
Condividi la tua storia con noi! Insieme creeremo l'etichetta che lo racconta perfettamente.
Etichette che esaltano il tuo miele
Il tuo miele è il frutto del tuo lavoro di apicoltore impegnato, e soprattutto di quello delle tue api. Promuovi il tuo miele e altri prodotti del tuo alveare con etichette personalizzate.
Ti offriamo un'ampia scelta di materiali e finiture per abbinarsi perfettamente alla tua identità visiva.
Puoi scegliere una forma e una dimensione personalizzata per adattarla al meglio ai tuoi vasetti di miele.
Abbiamo anche i cartellini in cartoncino da applicare ai tuoi vasetti per aggiungere altre informazioni per i tuoi clienti.
Perfezionata i tuoi vasetti per il miele
Domande frequenti sull'etichettatura del miele
L'etichetta di un barattolo di miele deve riportare:
- La denominazione di vendita;
- La quantità netta;
- Il termine minimo di conservazione;
- Norme, ragione sociale e sede dell'operatore di cui all'articolo 8 paragrafo 1 (Regolamento UE n.
- Il Paese d'origine (La Legge 11 marzo 2006 n.
- Il lotto
L'etichetta nutrizionale è facoltativa nel caso si tratti di prodotti non trasformati che comprendono un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti (es. miele, polline, pappa reale).
Qualora la si debba inserire perché richiesta dalla GDO (grossa distribuzione) o nel caso si decida di esportare all’estero), le indicazioni devono essere riportate secondo uno specifico schema (Reg. 1168/11, art. 30) nel quale vi è obbligatoriamente il valore energetico, la quantità di grassi totali e acidi grassi saturi, i carboidrati, gli zuccheri, le proteine e il sale (vedi figura).
Come riferimento si può prendere la tabella nutrizionale elaborata dall’INRAN che è valida per tutte le tipologie di miele (dati generalmente stabiliti ed accettati: art 31 comma 4C) essendo quest’ultimo un prodotto composto essenzialmente di zuccheri e solo in minima parte da altri componenti che non vanno necessariamente indicati nell’etichetta nutrizionale.
Ecco alcune diciture che vanno assolutamente evitate:
- miele naturale: inserendo tale dicitura si induce il consumatore a pensare che gli altri mieli potrebbero non essere naturali. Tuttavia, essendo il miele “naturale” per definizione, tale dicitura non è ammessa; resta inteso che il riferimento al concetto di “naturale” va evitato in tutte le sue declinazioni stilistiche e grammaticali.
- miele senza aggiunta di conservanti, ecc.: inserendo tale dicitura si induce il consumatore a pensare che gli altri mieli potrebbero contenere conservanti o altre sostanze aggiunte. Tuttavia, essendo vietata l’aggiunta di qualsiasi sostanza o componente al miele, tale dicitura non è ammessa.
- miele indicato per la cura di una particolare patologia: non possono essere inserite indicazioni che fanno riferimento ad aspetti salutistici o terapeutici (es. “indicato per la cura dell’asma”) perché in tal caso si rischia di entrare nel complicato modo dei claims con conseguenze inimmaginabili (Reg UE 1169/2011).
Pur non essendo obbligatorio è richiesto, dalla GDO ed è un accorgimento che garantisce il consumatore in merito all’integrità della confezione.
Molto spesso si inseriscono sul sigillo le informazioni soggette a frequenti cambiamenti, come lotto e il TMC, così da liberare l’etichetta di quella parte di testo variabili e consentire, in tal modo, la stampa di un numero elevato di etichette con evidenti abbattimenti dei costi.
Tale accorgimento può essere una buona strategia per chi non stampa frequentemente etichette ma occorre fare attenzione affinché le informazioni del lotto e del TMC non si perdano o non ne venga compromessa la lettura prima che il miele venga acquistato dal consumatore finale. Dopo l’acquisto, ovvero dopo il ritiro dallo scaffale, l’eventuale alterazione o compromissione dell’etichetta non è più imputabile alla responsabilità dell’apicoltore o del venditore.